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UX DESIGN: la base da cui partire

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UX DESIGN: la base da cui partire

L’UX Design è l’acronimo di user experience, ovvero esperienza utente. Come le parole già fanno intuire, il focus di questa attività è l’utente e il suo comportamento nei confronti della nostra app o sito web.

Ma in parole povere cosa è l’UX Design?

Se vogliamo proprio darci un tono, l’user experience si può definire come “la dimensione della progettazione sullo studio delle attività che le persone faranno di un prodotto o di un servizio digitale nel loro contesto d’uso” citazione UX Boutique

In parole povere l’user experience cerca di analizzare come gli utenti si comportano con il nostro prodotto in un certo contesto d’uso. Significa che se progetto un’app simil Uber il comportamento e il contesto d’uso sarà differente da una simile a un Deliveroo.

Nel primo caso l’utente, più precisamente le Personas (non ho sbagliato a scrivere, è un termine che definisce la tipologia dell’utente tipico in target), potrebbe essere un manager in aereoporto che dopo un volo cerca un taxi per poter arrivare in hotel. Nel secondo caso potrebbe essere uno studente fuori sede a Milano che non volendo cucinare cerca una pizzeria d’asporto per non dover accendere i fornelli.

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Persona creata da Ofer Ariel – dribbble.com

Ma cosa serve tutto ciò?
A creare degli ipotetici utenti in target per poter ipotizzare in che modo navigano all’interno dell’app, studiando le dinamiche di interazione e capire le possibili frizioni e difficoltà nel raggiungere l’obiettivo finale dell’app.

Ma allora l’UX design non è solo creare wireframe e mockup?

No, in realtà il lavoro principale dell’UX designer è proprio quello di ricerca e analisi che si fa prima di iniziare a realizzare le simulazioni del prodotto. Un momento fondamentale che si deve affrontare fin dall’inizio, perchè se non si ha chiaro chi userà il nostro prodotto, per quale obiettivo e in che contesto la nostra sarà una sfida ai limiti dell’impossibile.

UX Design: istruzioni d’uso

Partendo dal fatto che l’UX Design è fondamentale, il processo sarà diverso a seconda se stiamo creando il sito web per una piccola attività di paese senza particolari velleità o se stiamo progettando un ecommerce con diverse categorie merceologiche.

Se devo stilare i punti essenziali del processo dell’UX design, azzarderei a dire che sono questi:

  • Analisi del brief cliente

Sembrerà stupido, ma sentirisi dire “voglio un nuovo Facebook” non è così raro. Dobbiamo capire cosa vuole il cliente, quali punti di forza ha il prodotto che vuole creare e a che utenza si sta rivolgendo. Se già in fase di analisi del brief si evincono problemi, si può subito correggere il tiro con il cliente per evitare di modificare il tutto in fase di progettazione (con evidenti costi di tempo e denaro).

  • BenchMark

Praticamente si svolgono analisi sui competitor che hanno sviluppato un’idea simile alla nostra. Non vuol dire copiare, ma appoggiarci sul lavoro di team esperti che solo certe aziende possono permettersi. Se ho bisogno di una dritta su come impostare il sistema di prenotazione per un hotel o un Bed&Breakfast, la prima idea sarebbe quella di vedere siti come AirBnB o Booking.

  • Personas, UserFlow e Sitemap

Qui iniziamo a progettare gli utenti in target e i comportamenti degli stessi sul nostro sito o app. Per esempio se stiamo progettando un sito web con il solo scopo di essere contattati tramite form, non dovremo creare chissà cosa, basterà creare una semplice sitemap e ipotizzare i percorsi più semplici e intuitivi affinchè l’utente ci contatti.
Non dobbiamo renderci la vita difficile, se il progetto è semplice sarà semplice anche la nostra progettazione. Quando invece la struttura del sito inizia a diventare complessa con più obiettivi, un’attenta creazione dell’ userflow diventa essenziale.

Ricordarsi che l’userflow mostra le azioni e i passaggi che vengono fatti sul nostro sito o app per un determinato obiettivo. Mentre la sitemap mostra l’intera struttura del sito visualizzata nel suo complesso.

userflow
userflow fatto su wireframe

Per creare un User Flow dobbiamo avere sempre le stesse informazioni in mente: chi sono le Personas, che obiettivi hanno e quanti e quali passaggi devono fare per arrivare al loro obiettivo. Possiamo crearli in molti modi, o tramite diagrammi o attraverso dei wireframe in bassa definizione (fondamentalmente schizzi).

  • Wireframe e Mockup (UI Design)

Dopo aver pensato bene alla struttura del progetto, dobbiamo impacchettarla per presentarla al committente o al capo.

Qui dobbiamo fare uso di tutto ciò che conosciamo nell’ambito grafico per poter creare in termini visivi quello che sarà il prodotto finale.

Per fare ciò ci possiamo far aiutare da Figma che in modo molto intuitivo ci mette a disposizione tutti gli strumenti del caso. Infatti oltre a creare il wireframe e il mockup, ci permette di impostare i prototipi funzionanti in modo da ricreare le azioni fondamentali come un click su un link che rimanda ad un’altra pagina.

prototipo fatto su Figma
prototipo di WhatsApp fatto su Figma

Non dimentichiamoci che alla fine dovremo fare dei test per vedere come gli utenti possono interagire con la nostra app o sito web. E a chi interpelliamo?

Sapendo che molto spesso il budget è piccolo, possiamo fare una cosa in famiglia. Chiamate a raccolta tutte le persone che possono essere in target e osservatele mentre navigano sul vostro sito o app cercando di raggiungere certi obiettivi prefissati da voi.

Nonostante non sia lo state dell’arte dei test, questi sono degli ottimi modi per vedere dal vivo come le persone interagiscono con il nostro prodotto digitale.

Una volta terminate questi step avremo un’idea precisa di cosa stiamo facendo. Fondamentale è ricordarsi che il nostro prodotto non serve per autocompiacimento ma è l’utente in target il vero fulcro del lavoro. Se l’utente non trova ostacoli e ha un’esperienza lineare e soddisfacente, avremo raggiunto il nostro obiettivo da ux designer.

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